martedì 5 novembre 2013

La verniciatura di ALFIERI


Buongiorno a tutti!
Oggi Vi racconterò della verniciatura di ALFIERI
 
Terminata la costruzione in gesso del modello (realizzato, peraltro, interamente a mano!!!), per le fasi di verniciatura è stato portato alla GR Painting di None www.grpainting.it: un’azienda semplicemente strepitosa, specializzata nella verniciatura di prototipi e show cars dotata di attrezzature nuovissime.

Quello della verniciatura è un passaggio cruciale di tutto il processo; la vernice, lucida, sirallica o opaca che sia, con i sui colpi di luce esalta le caratteristiche della carrozzeria.
In altre parole, il modello deve essere senza il più piccolo difetto, cioè assolutamente perfetto.

Il titolare della +GR Painting , il Sig. Roberto Gatto, ed i suoi collaboratori sono stati davvero bravissimi, ed hanno dimostrato una competenza ed una professionalità tipiche di “quell'Italia delle eccellenze” che il mondo ci invidia.

Qui, con lavoro certosino, si è dapprima proceduto all’aggiustamento dei vari (piccoli) difetti residui tipici della lavorazione manuale, quali ad esempio i corretti andamenti dei teorici; quindi si è applicato un “fondo” su cui poter dare poi in seguito la vernice in modo omogeneo.

La scelta del colore:
Scartato da subito il rosso, bellissimo ma troppo ovvio su una vettura italiana ad alte prestazioni, volevamo una tinta chiara per far risaltare bene le forme scultoree della carrozzeria ed i giochi di luce dati dai teorici; e che fosse allo stesso tempo estremamente elegante e raffinata.
Abbiamo scartato anche il bianco, senz’altro d’effetto ma troppo di moda al momento su mastodontici e vistosi prodotti di tuners d’oltralpe.
Dopo diversi ragionamenti e considerazioni, ecco l’illuminazione (è proprio il caso di dirlo): una tonalità acquamarina appositamente studiata e preparata per il nostro modello, che a seconda di come viene colpito dalla luce assume riflessi che vanno dal grigio metallizzato al violetto.
In questo modo ne viene esaltata al massimo la tridimensionalità delle masse.

Inutile dire che la qualità del processo di verniciatura è stata perfetta; infatti, anche illuminato da vicino con luce diretta, sul modellino non si vedono assolutamente effetti tipo buccia d’arancia, ed i volumi e le superfici “corrono” benissimo.

Terminata la verniciatura definitiva, abbiamo effettuato la “mascheratura” delle parti di carrozzeria per poter procedere alla verniciatura dei “vetri”, in nero traslucido, delle parti in effetto fibra di carbonio a vista (nero con trama grigia), brancardi, bumpers, contorno voletti, fari (in rosso) e proiettori (in grigio).
Quindi, sono state applicate le cinghie in pelle (fornite da un’altra azienda facente parte quell’Italia delle eccellenze” che il mondo ci invidia; Ve ne parlerò prossimamente) su parafanghi e cofano anteriore.
Ruote e porta targa anteriori sono stati, invece, verniciati a parte e successivamente applicati.
Terminata tutto questo processo, attraverso il quale ho avuto la possibilità di imparare moltissimo, il modello è tornato al CEMI.
A questo punto mancavano solo più i nastrini a simulare i tagli.
In realtà anche questa operazione, apparentemente, ma solo apparentemente, banale richiede una manualità degna di un neurochirurgo di fama internazionale;
E' stata iniziata dagli allievi in una torrida giornata di fine luglio e portata avanti magistralmente da Alberto Porzio, un collega o, meglio, un maestro del CEMI dall’esperienza e dalla competenza pressoché sterminata. Anch’egli fa parte di “quell’Italia delle eccellenze” che il mondo ci invidia.
 
Beh, dopo tanta fatica, spero che il risultato sia di Vostro gradimento...

Alla prossima puntata.
Ciao
S.

 

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