Nei post precedenti, vi ho parlato dei vari step del progetto “Alfieri” ma mi sono accorto che non vi ho spiegato il perché della scelta di questo nome.
Trattandosi di un omaggio al “Tridente”, volevamo prima di tutto un nome che ne evocasse la storia.
Per rispondere adeguatamente però bisogna fare un salto nel tempo di quasi cento anni, novantanove per la precisione, e recarsi al numero 22 di via Dè Pepoli a Bologna, non lontano dalla Fontana del Nettuno il cui tridente, ispirò Mario (l’unico dei fratelli Maserati a non essere mosso dal “sacro fuoco” della meccanica ma dall’arte della pittura) che lo riprodusse e lo rese famoso al mondo come stemma Maserati.
E’ infatti il 1° dicembre 1914 che nasce, a Bologna e non a Modena (il trasferimento alla sede “storica” di viale Ciro Menotti 322 a Modena avverrà in realtà molto tempo dopo) a quel famoso civico 22 di Via Dè Pepoli il garage e officina “Alfieri Maserati”, specializzato nell’elaborazione sportiva di motori Isotta Fraschini.
La prima vettura da competizione Maserati vedrà infatti la luce solo una dozzina di anni più tardi.
Prima come tecnico e poi come pilota, Alfieri Maserati dimostra fin da giovanissimo una predisposizione ed una passione viscerale per la meccanica. Già, la passione…!!!
Egli è quindi, di fatto, il fondatore di quella Casa automobilistica italiana di eccellenza, che in quasi cento anni ha fatto sognare con le sue creazioni e le sue vittorie sportive moltissimi appassionati in tutto il mondo.
Va ricordato che Maserati è l’unico marchio italiano ad aver trionfato alla 500 Miglia di Indianapolis
http://www.indianapolismotorspeedway.com/indy500/history/35521-History/
Ma il nome “Alfieri” è legato a doppio filo con Maserati anche per un altro motivo: se Alfieri Maserati è stato il fondatore dell’azienda e “l’ideatore” delle vetture da competizione, allo stesso modo, il lavoro dell’Ing. Giulio Alfieri è stato dai primi anni cinquanta fino alla metà degli anni settanta fondamentale, oltre che per le corse, anche per lo sviluppo delle vetture granturismo da strada, ancora oggi ammirate e desiderate.
Si può dire che le più belle vetture del Tridente (questa volta sì, a Modena), compresi gli esemplari unici, abbiano visto la luce sotto la sua direzione.
Ecco alcuni esempi:
Maserati Ghibli
Maserati 5000 GT
One-off realizzata per lo Scià di Persia
Maserati 3500 GT Coupé Touring
Maserati Mistral
Una terza motivazione per la scelta di questo nome ci porta ad Asti, città natale di Vittorio Alfieri http://it.wikipedia.org/wiki/Vittorio_Alfieri.
Come abbiamo già detto, il nostro progetto è “Made in Piedmont” ma verrebbe comunque da chiedersi: Come si uniscono un poeta del settecento con una vettura Granturismo del XXI secolo?
Apparentemente sembrerebbero molto lontani ma tuttavia, ad una lettura più approfondita si entra nel concetto di “genuis loci” http://it.wikipedia.org/wiki/Genius_loci.
L’Italia è da sempre una terra in grado di produrre eccellenze nei più svariati ambiti, dall’architettura all’ingegno, dalla pittura alla musica, passando attraverso la letteratura ed il design.
Auto “sport-luxury” con un approccio di ottima fattura, quasi sartoriale. Quello che nel nostro sito abbiamo definito “Alta sartoria meccanica”.
Concettualmente le si potrebbe definire come la trasposizione contemporanea della bottega rinascimentale.
Auto “sport-luxury” con un approccio di ottima fattura, quasi sartoriale. Quello che nel nostro sito abbiamo definito “Alta sartoria meccanica”.
Concettualmente le si potrebbe definire come la trasposizione contemporanea della bottega rinascimentale.
E’ quindi un fenomeno del tutto “naturale” che certi oggetti possano nascere solamente in Italia
In definitiva, la scelta del nome vuole collegare idealmente la “Motor Valley” http://www.motorvalley.it/ (Modena) con la “Carrusée Valley” (il Piemonte), in un ottica di Italian lifestyle.
Che ne dite?
Ciao
S.
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